Premio Sakharov 2003

 

KOFI ANNAN

 


Nato a Kumasi nel 1938, fu diplomatico ghanese e segretario generale delle Nazioni Unite dal 1997 al 2006.

Laureatosi in economia nel 1961 al Macalester College di Saint Paul (Minnesota), proseguì gli studi specializzandosi in organizzazione aziendale presso l’Università di Ginevra, e nel Massachusetts presso l’Institute of Technology.

Nel 1962 diventò funzionario dell’Organizzazione mondiale della sanità, svolgendo poi diversi incarichi all’interno delle Nazioni Unite, in particolare come direttore dell’amministrazione e del personale dell’Alto commissario per i rifugiati e come segretario generale aggiunto per le operazioni di mantenimento della pace. In questa veste Annan ottenne importanti risultati (come ad esempio in Cambogia), ma sperimentò nel contempo cocenti smacchi, non riuscendo a fermare i massacri che si accompagnarono ai conflitti etnico-politici in Ruanda e in Bosnia. Eletto al vertice delle Nazioni Unite nel dicembre 1996, Annan fu il primo segretario generale scelto tra il personale dell’organizzazione.

Annan ereditò un organismo in crisi politica ed economica, segnato profondamente dai contrasti che avevano opposto il suo predecessore al Consilio di sicurezza e in particolare agli Stati Uniti. Per rilanciare l’organizzazione, Annan si impegnò quindi a elaborare una proposta di riforma in grado da un lato di riflettere i nuovi equilibri internazionali (con il coinvolgimento di altri Stati nel Consiglio di sicurezza) e dall’altro di affrontare con maggiore efficacia la questione dei diritti umani, venuta drammaticamente alla luce nella crisi balcanica e in quella ruandese.

Tra il 1998 e il 1999, scongiurando l’esplosione di nuove guerre in Iraq e a Timor Orientale, Annan conseguì due importanti risultati, per i quali nell’ottobre 2001 fu insignito, insieme all’organizzazione, del Premio Nobel per la pace.

Confermato alla guida delle Nazioni Unite nel giugno del 2001, si appellò alla comunità internazionale per un maggiore impegno nei confronti dell’Africa, afflitta da una crisi alimentare e sanitaria, oltre che da violenti conflitti etnico-politici, ricavandone tuttavia solo adesioni formali.

Di modesto rilievo furono anche i risultati che Annan ottenne nel suo tentativo di riforma dell’ONU, vanificato da una generale resistenza dei membri del Consiglio di sicurezza a rinunciare ai privilegi e al potere di controllo garantiti dal loro ruolo, ma anche dai contrasti sorti con l’amministrazione statunitense in seguito all’offensiva, tenacemente contrastata, del marzo 2003 contro l’Iraq.

Al termine del suo mandato, il 1° gennaio 2007, ha lasciato il posto al sudcoreano Ban Ki-Moon.

 

Giada Cavestro & Marco Spano