SCUOLE ELEMENTARI – PEZZOLI

Testo nr. 1

Memoria e riconciliazione

(legge: Alessia Felisatti)

 

A scuola negli ultimi mesi abbiamo fatto uno studio approfon-dito in memoria del 25 aprile, anniversario della liberazione.

 

Perché ricordiamo la Resistenza?  

La ricordiamo come la promessa sulla quale si fonda la vita della nazione risorta alla democrazia.

 

Gli ideali della Resistenza erano la libertà di pensiero, solidarietà, impegno per la pace e partecipazione alla vita collettiva: nessuno è mai veramente morto fino a quando qualcuno lo ricorda.

 

La Resistenza era formata da un popolo che voleva creare la sua politica con partecipazione collettiva e solidale dei citta-dini, creando un paese democratico e libero, dove tutti avreb-bero avuto dignità umana e libertà di pensiero; gli uomini si volevano unire anche se avevano idee diverse per creare un mondo di pace e verità.

 

Nel 1950 è stata lanciata l’dea di un’Europa comunitaria; il potere fu affidato ai cittadini che democraticamente hanno deciso di aderire adottando valori di pace tra cui: rispetto della dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza, giustizia, rispetto dei diritti umani compresi quelli delle minoranze.

 

Tante persone vengono disprezzate tra cui rom, portatori di handicap, zingari, senzatetto, poveri, stranieri, ecc., ma tutti hanno il diritto di avere il rispetto altrui.

 

Libertà significa essere liberi di dire quello che si vuole, di parlare con che si vuole e di essere quello che si è.

 

Uguaglianza è sentirsi tutti uguali perché abbiamo tutti un cuore, un cervello, insomma siamo tutti uguali anche se si parla una lingua diversa o si ha il colore della pelle diverso o una cultura diversa; tutti uguali.

 

Il rispetto dei diritti umani significa che tutti abbiamo gli stessi diritti, nessuno è diverso.

 

All’Istituzione Europea venne affidata la gestione delle materie prime che all’epoca erano il supporto di qualsiasi potenza militare: il carbone e l’acciaio.

 

Grazie a questa riconciliazione tra i popoli europei che nelle ultime guerre erano nemici, ora siamo tutti amici nella grande casa dell’Europa.